Trinità Days – Dove la realtà diventa scenografica
Definire scenografica la realtà di Camerata Nuova viene naturale.
È il luogo dove si è svolto Trinità Days, un Festival non casualmente dedicato al Cinema Western.
Infatti non c’è paese più adatto ad accogliere una manifestazione sul mito del West.
Vicino a Camerata Nuova si erge l’Altopiano di Camposecco.
Una Location cinematografica che ha dato luogo a miti intramontabili.
Film che sono rimasti impressi nella memoria degli spettatori, uno su tutti ‘Lo chiamavano Trinità…’.
È proprio qui che ha preso forma un’esperienza immersiva.
Le Arti Visive si sono fuse con la realtà, portando gli spettatori in una dimensione senza tempo.
Tra Scenografie, Stuntman e Artisti come Fabio Celani e Italo Vegliante, dovunque si volgeva lo sguardo sembrava di essere all’interno di un Set cinematografico.
Così le varie forme d’arte hanno cooperato creando un clima avvolgente.
Il paese si è trasformato e ha riportato in auge per tre giorni la magia del Cinema.
Con sparatorie, risse, balletti, musica, letteratura, disegno, interviste e consegne di targhe a personalità come il celebre regista Enzo G.Castellari e l’Attore Franco Nero.
Uno spettacolo emozionante, tutto da vivere, che le parole possono solo provare in parte a tratteggiare.
Mito del West – Rappresentazione scenografica
Ricreare il mito del West richiede una accurata attenzione ad ogni minimo dettaglio.
Solo così lo spettatore può vivere la leggenda di un tempo passato.
Questo grande lavoro è stato gestito dalla Direzione Artistica di Tiziano Carnevale.
Tiziano è un Attore e Stuntman che ha portato in scena grandi momenti di intrattenimento, come il classico duello western che ha ricreato con Emiliano Ferrera interprete di Clint Eastwood.
Un faccia a faccia che non poteva che avvenire in piazza, sotto il sole di mezzogiorno.
Questo viaggio nel mondo editoriale sta prendendo una forma sempre più piacevole, in ottima e appassionante compagnia.
I punti di vista sul Cinema si sommano e diventano così sempre più completi, dal Fumetto e l’Illustrazione alla Letteratura arrivando a trame e aneddoti legati alle Location.
È stato bello poter prendere parte a questo spettacolo, in compagnia di Marcello Vicini con ‘I fagioli comunque… erano uno schifo’ e Piercesare Stagni autore del Libro ‘Il cinema forte e gentile’.
Il contributo dell’Illustrazione live a questa manifestazione scenografica non poteva che essere un manifesto ‘Wanted’.
Con tecnica ad acquerello, ha preso forma durante l’evento.
Il soggetto è stato dedicato a Bud Spencer, un piccolo omaggio in suo ricordo all’interno del Trinità Days lavorato in tonalità monocromatica: una Terra di Siena bruciata, per richiamare appunto la terra, il West, le immagini finite e indefinite del passato.
Anche il Maestro Renato Casaro era presente, attraverso la propria opera.
È stato emozionante scoprire come Vincenzo Pelosi, detto ‘Vincenzone’, sia in possesso del dipinto originale della Locandina di ‘Lo chiamavano Trinità…’.
Vincenzone è il cuore di Camerata Nuova, con il suo Bar crea una perfetta linea di demarcazione tra realtà e leggenda cinematografica.
Un Festival di miti viventi
In questo contesto molti i personaggi presenti tra cui l’Attore Massimo Capitani, figlio di Remo Capitani. Persona di grande animo e di grande cuore, che ha reso ancor più prezioso l’evento.
La sua presenza ha dato un tocco ancor più vero e reale al grande lavoro svolto da Tiziano Carnevale, così come Eugenio Alabiso e Davide Mancori.
Personalità che hanno portato con passione la loro esperienza tra la gente rispondendo a curiosità e creando un clima ancor più di intrattenimento, come Ottaviano Dell’Acqua che si è fermato a raccogliere l’attenzione degli interessati alle pubblicazioni con Vincenzone ed Eugenio.
In questo contesto Yassmin Pucci ha reso ancor più unico l’evento con la propria presenza, sia come Attrice che come Presentatrice sul palco di una grande Talk Show con Carlotta Bolognini, Massimo Vanni, Vassilli Karis, Davide Mancori, Eugenio Alabiso, Ottaviano Dell’Acqua e Gineva Barboni.
Momenti belli, sentiti, condivisi dove non si percepiva distacco tra chi stava sul palco e il pubblico, perchè tutti formavano un tutt’uno e il Festival si rifletteva in ogni persona presente tra cui Mimma Vischetti.
Data la vicinanza tra Camerata Nuova e Camposecco una visita all’Altopiano era d’obbligo.
Con Marcello Vicini e con la guida di Marco Paris abbiamo raggiunto questa splendida location naturale, dove abbiamo idealmente riunito le figure di Terence Hill & Bud Spencer attraverso le pubblicazioni a loro dedicate per dire semplicemente: Grazie!