Corso di Anatomia e Prospettiva
Anatomia e Prospettiva sono chiavi di accesso per creare inquadrature originali e d’impatto
Conoscendo correttamente il corpo e lo spazio si possono immaginare inquadrature oltre i normali punti di vista, creando scene credibili che trattano l’incredibile: un corpo in caduta libera da un palazzo, un supereroe che sorvola intere città, popolazioni che si muovono in sommossa verso un re da spodestare…
La conoscenza dell’Anatomia umana e animale dà la possibilità di rendere credibili creature reali o fantastiche, partendo da uno schema generico conosciuto come scheletrino fino ad arrivare allo studio del dettaglio.
La conoscenza della Prospettiva consente di dare l’illusione di profondità alle scene, tramite la gestione dell’orizzonte e i punti di fuga posti secondo regole del caso.
Entrambe le materie sono colonne portanti per il disegno, sia in forma tradizionale che digitale.
Per avere una visuale ampia e quanto più completa, con questo corso il Corpo Umano è trattato guardando all’approccio Occidentale e Orientale.
Corso di Anatomia e Prospettiva – Piano didattico
Approfondimento
Prevediamo una modalità di frequentazione dove puoi apprendere software abbinandoli, se vuoi, alla realizzazione di un tuo progetto facendo così incontrare la formazione con l’applicazione pratica.
Nella Scuola di Arti Visive l’insegnamento quindi si plasma e prende una forma personalizzata secondo la tua necessità.
La finalità è introdurre gli studenti alla conoscenza del mondo visivo-digitale e alle tecniche di creazione dell’Illustrazione computerizzata, attraverso un progetto personale e/o editoriale.
Per fare questo la didattica è suddivisa in due momenti:
- Teoria
Con l’obiettivo di apprendere il programma, attraverso teoria ed esercizio - Pratica
Approfondimenti propedeutici all’obiettivo preposto dall’allievo
Il primo punto fa riferimento quindi allo studio del programma, per comprendere l’utilizzo.
Il secondo punto è strutturato in modo da permettere ad ogni studente di sviluppare singolarmente un progetto, nel quale applicare le conoscenze apprese.
Fare Disegno per professione richiede una profonda conoscenza del metodo di lavoro e, durante i propri studi, possono sorgere dubbi e curiosità alle quali si fatica trovare una risposta.
Sarai seguito fino a raggiungere il tuo obiettivo con qualità.
Credits: Immagine in evidenza © Photo by McGill Library on Unsplash
Teoria
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Introduzione
Iniziamo dal linguaggio del Disegno, con reference d’ispirazione quali:
Parlare di Anatomia significa iniziare un percorso che va dalla realtà al foglio secondo un iter logico-creativo, dove l’analisi di diversi Autori di riferimento può tracciare un percorso preciso:
- Anatomia scientifica: Struttura Uomo
- Anatomia muscolare: Burne Hogarth
- Anatomia realistica: Andrew Loomis
Sono tre basi solide, da cui possiamo poi declinare la conoscenza secondo la stilistica d’interesse:
- Anatomia supereroistica: How to draw the Marvel way
- Anatomia umoristica: Preston Blair
- Anatomia orientale: Katsushike Hokusai
Questi sono alcuni Artisti noti da cui si può partire in quanto li possiamo considerare delle Reference adeguate, tra cui ce ne sono moltissime altre, grazie alle quali si rende possibile entrare nel mondo dello studio dell’Anatomia adattandola a molteplici situazioni: Pittura, Illustrazione e Fumetto.
Un volume interessante per entrare con semplicità in contatto con il Disegno e l’immagine è:
> “Il nuovo Disegnare con la parte destra del Cervello” di Betty Edwars
Un volume molto utile per approfondire i comportamenti del nostro cervello di fronte all’immagine e capire come approcciarsi al Disegno, con primi esercizi basati sull’intuitizione prima del tecnicismo.
Ad esempio in un Capitolo del libro l’Autrice suggerisce di provare a copiare una immagine da una foto capovolta, quindi non conforme al nostro normale punto di vista, per costringerci a copiare le forme per come realmente le vediamo senza idealizzarle per come siamo abiutati a vederle.
Addentrandoci più nel lato tecnico, per poter disegnare la realtà bisogna prima conoscerla.
Non significa dover approfondire l’Anatomia in modo medico-scientifico ma quantomeno è importante capirne i punti fondamentali, che permettono di disegnare il Corpo Umano a partire da Scheletro e Scheletrino.
Per questo è molto utile ad esempio copiare il più possibile delle immagini dagli Autori sopra citati oltre che da foto, al fine di capire i fondamenti essenziali dell’Anatomia per adattarli successivamente allo stile personale.
Esistono siti che forniscono foto e/o modelli 3D utili all’esercitazione pratica e da prendere in riferimento per le esercitazioni di questa sessione di lezioni, come ad esempio:
Per avere una visuale ampia e quanto più completa, con questo corso il Corpo Umano sarà trattato guardando all’approccio Occidentale e Orientale.
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Il Corpo Umano
Se guardiamo il Corpo Umano dall’esterno il primo impatto che possiamo vedere è una Struttura Muscolare articolata, il che può intimorire un aspirante disegnatore in quanto è complesso capire come gestirla e affrontarla.
Immagine da Internet Archive | © Burne Hogarth – Anatomia Dinamica
Per questo è importante sviluppare l’Occhio del Pittore ampiamente affrontato anche in uno specifico testo da Andrew Loomis che consiste nell’abilità di facilitare il disegno della realtà spogliandola dei dettagli mantenendola credibile, per rendere veloce l’esecuzione di un Soggetto rivestendolo poi della quantità di dettaglio a seconda dell’effetto più o meno realistico che si vuole ottenere.
Potremmo riassumere il concetto in tre passi fondamentali:
1. Osservare la realtà, perchè disegnare la complessità del mondo reale implica prima conoscerlo
2. Semplificare la realtà, per rendere riproducibile a mano la complessità del mondo reale
3. Ridefinire la realtà, aggiungendo al disegno una quantità di dettaglio a seconda del risultato da raggiungere
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Osservare: Scheletro
Per iniziare ad affrontare l’Anatomia il primo passo è conoscere ciò che sta sotto la superficie della muscolatura, permettendone il sostenimento e il movimento del corpo: lo Scheletro.
Immagine da Struttura Uomo | © Alberto Lolli – Renzo Peretti – Mauro Zocchetta
Attraverso lo studio delle proporzioni possiamo capire anche altri fondamenti essenziali sulla gestione del disegno del Corpo Umano, come ad esempio:
- L’altezza media di un Corpo Umano, sia maschile che femminile, corrisponde ad 8 volte la dimensione che viene data alla testa.
- La posizione del gomito corrisponde a dove inizia la vita.
- La fine delle mani combacia alll’incirca a dove si trova metà coscia.
- La posizione delle ginocchia si posiziona appena oltre la seconda testa, a partire dai piedi.
- La dimensione del bacino tende ad essere più larga nella donna rispetto all’uomo, per la naturale predisposizione alla maternitò.
Immagine da Internet Archive | © Andrew Loomis – Figure drawing for all it’s worth
Va tenuto a mente che stiamo parlando di Canoni ideali che non corrispondono alla realtà, ma ci permettono di capire come lavorare nel senso comune dell’estetica per poi modularla e variarla a piacimento.
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Semplificare: Scheletrino
Comprendendo lo Scheletro dal punto di vista della realtà possiamo capirne la sua struttura e le sue proporzioni, al fine di iniziare a mettere in campo l’Occhio del Pittore per abbozzarlo con un tratto più sintetico: lo Scheletrino.
Sostanzialmente lo Scheletrino è una semplificazione dello Scheletro realistico che ne rispetta la struttura, permettendo un disegno più veloce e quindi più pratico per sperimentare delle pose del Corpo Umano.
Tutto questo va a salvaguardia del tempo di realizzazione, prima di andare ad aggiungere maggiore dettaglio.
È uno schema semplificato che permette anche di variare leggermente le proporzioni, per aumentare il senso di mascolinità nell’uomo e di femminilità nella donna con piccole accortezze estetiche come:
> Ampliare le spalle nell’uomo, per farlo sembrare più muscoloso.
> Alzare l’altezza del bacino nella donna, per slanciare le gambe.
Immagini da Internet Archive | © Andrew Loomis – Figure drawing for all it’s worth
L’importante è prestare molta attenzione alla forma reale delle ossa, perchè ogni minima curva che va a comporre le linee dello Scheletrino segue appunto la realtà. Lo si può evincere ad esempio dalla curva con cui frontalmente si crea la forma del Femore, che partendo largo dal Bacino scende rientrando verso le Ginocchia.
Tutto poi dipende, naturalmente, dall’obiettivo che vogliamo raggiungere con il Corpo Umano che stiamo disegnando.
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Ridefinire: Volumi e Muscoli
Disegnare su un foglio bidimensionale è similare al pensare di scolpire.
Quando si scoplisce un blocco di pietra si parte da un blocco solido e, piano piano, si cerca di dare volume alla forma che si ha in mente.
Allo stesso modo quando si disegna l’Anatomia su un foglio si cerca di lavorare sulla profondità e la tridimensionalità, ricavando le forme dalla semplificazione di un Corpo Umano in volumi elementari quali solidi poligonali, cubi e cilindri.
Immagine da Internet Archive | © Andrew Loomis – Figure drawing for all it’s worth
Questo passaggio riguarda una fase intermedia riconducibile al classico Manichino da Belle Arti, che permette di passare dallo Scheletrino alla Struttura Muscolare.
Immagine da Internet Archive | © Andrew Loomis – Successful Drawing
Immagine da Internet Archive | © Andrew Loomis – Figure drawing for all it’s worth
La caratteristica peculiare di questa fase del disegno anatomico è che, diversamente da come accadeva con lo Scheletrino, le proporzioni sempre più non sono dettate da un conteggio matematico delle teste nel corpo ma da rapporti visivi-intuitivi che corrispondono appunto sempre più all’Occhio del Pittore.
Immagine da Internet Archive | © Andrew Loomis – Successful Drawing
Immagine da Internet Archive | © Andrew Loomis – Figure drawing for all it’s worth
Quindi grazie al Cilindro abbiamo la possibilità di creare dei volumi attorno allo Scheletrino.
Immagine da Internet Archive | © Andrew Loomis – Figure drawing for all it’s worth
Aggiungendo figure come il Cubo e il Parallelepipedo possiamo strutturare e definire ulteriormente la volumetria del Corpo Umano lavorando sulla sua Prospettiva, che verrà affrontata partendo dalle nozioni fondamentali per arrivare alla gestione intuitiva nelle prossime lezioni.
Immagine da Internet Archive | © Burne Hogarth – Anatomia Dinamica
La finalità di questo Corso di Anatomia e Prospettiva è comprendere gli step che permettono di passare dallo Scheletrino alla figura finita per inserirla in un ambiente, tratto dopo tratto.
Immagine da Internet Archive | © Stan Lee e John Buscema – How to draw the Marvel Way
Gli argomenti sopra espressi sono completati con i Pdf allegati:
> Scheletrino e Volumi – Stile Occidentale
> Scheletrino e Volumi – Stile Orientale
Pratica
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Esercizio
Inizia a procurare il seguente Materiale, che sarà utilizzato per le esercitazioni.
- Sketchbook A3 da 90gr con fogli bianchi
- Sketchbook A3 da 90gr con fogli beige
- Blocco fogli bianchi lisci A3 con grammatura di 220gr
- Matite H, F e B
- Matita Sanguigna
- Carboncino
- Gomma
- Gomma Pane
- Righello da 60cm
Su Sketchbook A3 da 90gr con fogli bianchi esegui i seguenti esercizi, con Matita B.
- Copia più immagini possibili tra quelle sopra selezionate inerenti il tema dello Scheletrino, per entrare nella concezione di come funziona la sua creazione.
- Disegna uno Scheletrino maschile e uno femminile di fronte e di profilo, rispettando i canoni ideali sopra espressi.
- Prova a copiare un corpo da una foto capovolta, quindi non conforme al nostro normale punto di vista, come consigliato nel libro di Betty Edwards.
Extra:
partendo da una foto prova a mettere lo Scheletrino in movimento ad esempio seduto o appoggiato ad un bancone mentre beve qualcosa, sperimentando la posa di tre quarti per iniziare ad entrare in confidenza con il senso dello spazio sul foglio.